mercoledì 27 aprile 2011

Le Tre Ave Maria


Una pratica purtroppo oggi poco conosciuta, che ebbe larghissima diffusione nella prima metà del 1900 e fu approvata dalla Chiesa a partire da Leone XIII e arricchita di favori spirituali, quali indulgenze.

Santa Matilde di Hackeborn, monaca benedettina, vissuta nel secolo tredicesimo fino al 1298, fu la confidente di una grande promessa della Madonna.
Verso la fine della sua vita, la Santa, pensando con timore al grande momento in cui l'anima abbandona il corpo per entrare nell'eternità, pregò la Madre di Dio che si degnasse di assisterla in quelsolenne istante. La Madonna, che già tante volte si era manifestata alla sua fedele serva, esaudì la supplica, dicendole: "Sì, farò sicuramente quello che tu mi domandi, figlia mia, però ti chiedo che ogni giorno tu mi reciti Tre Ave Maria. La prima Ave sia per onorare Iddio Padre che, per magnificenza della sua onnipotenza, esaltò con tanto onore l'anima mia, così che io sono, dopo lui, onnipotente in cielo e in terra... La seconda sia per onorare il Figlio di Dio che, nella grandezza della sua imperscrutabile Sapienza, mi adornò e riempì di tali doni di scienza e intelletto che io godo di unavisione della Beatissima Trinità maggiore di quella di tutti i santi e mi ha circonfuso di tanto splendore che io illumino, come sole raggiante, tutto il cielo... la terza sia per onorare lo Spirito Santo che ha infuso in me la pienezza della soavità del suo amore, e mi fece così buona e benigna che, dopo Dio, io sono la più dolce e mite...".
Ed ecco le promesse legate dalla Vergine alle Tre Ave: "Nell'ora della morte io ti sarò presente, confortandoti e allontanando da te ogni forza diabolica. Ti infonderò lume di fede e cognizione, affinché la tua fede non sia tentata per ignoranza o errore. Ti assisterò nell'ora del tuo trapasso, infondendo nell'anima tua la soavità del divino amore, affinché tanto prevalga in te, che ogni pena e amarezza di morte si tramuti, per l'amore, in cosa soavissima".

La pratica
Maria, Madre di Gesù e Madre mia, difendimi dal Maligno in vita e nell'ora della morte,
 per il potere che ti ha concesso l'Eterno Padre
Ave Maria
 per la sapienza che ti ha concesso il Divin Figlio
Ave Maria
 per l'amore che ti ha concesso lo Spirito Santo
Ave Maria

si consiglia di aggiungere la giaculatoria
O Madre mia, liberami in questa notte/in questo giorno dal peccato mortale.
oppure
Per la tua pura e Immacolata Concezione, o Maria, fa' puro il corpo e salva l'anima mia.

Santi devoti alla Pratica
Devoti ferventi e zelanti propagatori delle Tre Ave furono il Santo Curato d'Ars, san Gabriele dell'Addolorata, il beato Eymard, il beato Claret, san Giovanni Bosco, santa Gemma Galgani, sant'Alfonso Maria de'Liguori (questa devozione divenne punto di regola per i suoi figli, i redentoristi), sant' Antonio da Padova, san Leonardo da Porto Maurizio, san Giovanni Battista De Rossi...

Un sovrappiù?! no
Alcuni potrebbero pensare "C'è bisogno di questa devozione così ordinaria, così breve, visto che ce ne sono già altre in onore della Vergine, ugualmente belle e portatrici di bene? e poi l'Angelus, in cui si recitano tre Ave Maria, e il Santo Rosario, la regina delle pratiche in onore della Madonna, non assorbono e rendono inutile quelle Tre Ave?"No. Non si tratta di un inutile sovrappiù, né di una cosa assimilabile o confondibile con le altre. Questa pratica ha una fisionomia propria. Pensiamo alla sua origine. E' stata la Vergine stessa a rivelarla; e il suo intento era di onorare la potenza del Padre, la sapienza del Figlio, l'amore dello Spirito Santo per i singolari corrispettivi doni concessi alla Madre di Dio. Il frutto speciale promesso, per l'anima che vi sarà fedelmente devota, è l'assistenza della Vergina nel momento estremo della vita e perciò, di riflesso, la concessione di quelle grazie che saranno necessarie e opportune per meritare la salvezza eterna. L'Angelus, oltre che di tre Ave, si compone di versetti, responsori e un Oremus. Esso serve ad onorare il mistero dell'Incarnazione. Il Rosario poi, benché si componga di Aver Maria, per la sua stessa natura abbraccia la considerazione dei misteri della vita del Salvatore e di Maria, ed è una preghiera universale, senza avere di per sé lo scopo di ottenere grazie particolari. Per questo e per la sua stessa ampiezza esso non pregiudica le Tre Ave, come queste non pregiudicano quello. Ciascuno ha la sua ragione di essere.

Incredibile efficacia
Come può essere che una devozione così breve, facile, che costa così poco, ottenga grazie così numerose e straordinarie? Quando la stessa obiezione venne fatta a padre Giovanni Battista di blois, egli rispose, non senza una punta d'ironia: "Se anche a voi, come certi intellettuali, questo mezzo sembra sproporzionato al fine che con esso si vuol raggiungere, non vi resta che prendervela con la santa Vergina, la quale lo ha arricchito delle sue promesse, o meglio ancora con dio medesimo, che gli ha accordato un tale potere. Del resto, non è forse nelle abitudini del Signore di operare le più grandi meraviglie con dei mezzi che sembrano i più semplici ed i più sproporzionati?"

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